Michele Miglionico

Gestualità raffinata: sono questi i tratti di Michele Miglionico che subito colpiscono l’osservatore. La sua personalità è espressione di una grande curiosità che lo porta verso tutto ciò che lo può “sfamare”. Adora la pittura del seicento, l’arte contemporanea, i compositori dei grandi musical di broadway, l’opera tedesca.

Il suo modo di osservare è pieno di pudore e di discrezione, simboli questi di eleganza, dove l’agire è più importante del raccontare se stessi.

Ha sempre ricercato sin dall’inizio della sua carriera il suo senso di eleganza. Una ricerca di un linguaggio sofisticato e mai ostentato. Una sorta di coincidenza di etica e di estetica. “Sono sempre stato percepito come un designer classico: cerco sempre di reinventare con le collezioni che creo cercando di rimanere fedele e coerente ai miei canoni estetici. Infatti si può essere innovativi guardando in modo personale alla tradizione. Il mio rapporto tra passato e futuro, tra tradizione ed innovazione è molto sottile”

La sua giovinezza è una storia come tante: figlio di un sarto tagliatore da uomo a Milano, studi per conseguire il diploma come geometra, l’ apprendistato presso i grandi atelier di alta moda e la prima sartoria a Potenza. Nel Gennaio del 2000 il debutto con la prima collezione Couture a Roma nel Calendario ufficiale della Camera Nazionale della Moda Italiana.

Ed e’ la capitale che accresce la gioia che egli prova nell’osservare e scoprire le donne e le cose che lo circondano.

“Ho cominciato con l’Alta Moda. E’ stato molto importante occuparmi personalmente di ogni cliente. Il contatto diretto con le donne è essenziale per riuscire a decifrare il loro comportamento nella società e loro aspettative rispetto agli abiti che indossano. Queste donne non si vestono perché fa freddo o caldo, lo fanno per creare ogni volta un avvenimento diverso, hanno bisogno di instaurare un dialogo molto personale con il vestito che indossano. Se una donna si veste in una Maison di Couture non ha bisogno di leggere l’etichetta per sapere di chi è l’abito, ma per sentirlo suo deve scoprire di cosa parla. Se amano quello che faccio è perché i miei vestiti permettono loro di prolungare ciò che hanno da dire”.

La moda per Michele Miglionico non è un’espressione isolata, ma parte integrante della società, dalla quale viene continuamente influenzata. “Quello della creazione di moda è un lavoro molto complesso. Implica un continuo confronto dello stilista con se stesso. E’ l’unico modo per capire le donne e i loro desideri.

Da sempre abile nel valorizzare le forme, Michele Miglionico ama dedicarsi all’Alta Moda. “Mi piace la libertà creativa che si ha quando si disegna Alta Moda. Più dei ricami amo le forme e l’abbinamento dei colori e dei tessuti perché tutto questo rappresenta una ricerca, seppur rischiosa, di libertà. Ed e’ questo l’aspetto che più mi arricchisce. L’alta moda , per me, è un credo assoluto, dalla quale nasce tutto e dove nessun particolare viene trascurato.

I colori amati da sempre: bianco, nero e rosso scarlatto.



Il rosso è un elemento costante dello stile di Michele Miglionico; è un momento di grande fascino, di raffinata seduzione contemporanea. E’ il suo simbolo di amore ma anche di violenta passione.

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